lunedì 22 aprile 2013


Roma, via della Bufalotta. Scrivere "sezione" sa troppo di vecchia politica:
"ufficio politico" rende meglio l'idea!

Il tempo dei partiti non è finito, Grillo si illude
Tra le varie cose che ha detto oggi Grillo (pare che stia lentamente passando dalle battute alle dichiarazioni) è definitivamente priva di senso; si basa infatti su di un malinteso: "Il tempo dei partiti è finito". Il problema è che non esistono più i partiti, democraticamente e costituzionalmente intesi. La politica è ormai gestita esclusivamente da fazioni, che di democratico e di costituzionale non hanno nulla. La scomparsa dei partiti è il problema, ed essendo scomparsi, non può essere loro la colpa dell'attuale disastro. Al contrario c'è un urgentissimo bisogno di qualche partito vero, serio e democraticamente affidabile per uscire da questa situazione che si fa sempre più pericolosa di giorno in giorno. Il M5S ha fatto capire che non ha nessuna intenzione di diventare un partito capace di riprendere in mano la situazione, ma vuole restare un generico movimento, il quale fa di tutto per comunicare al mondo il proprio disagio (fatto del tutto legittimo), ma non ha nessuna voglia di prendersi delle responsabilità concrete, di fare scelte programmatiche chiare, dare avvio ad una scalata alle istituzioni per poter iniziare ad operare da posizioni di potere. Io ho il sospetto che a loro ancora non sia chiaro quale sia la vera natura delle istituzioni e quali siano i modi per entrarvi e modificarle in senso positivo. Inoltre basano le proprie posizioni su esiziali malintesi.

1 - La Rete
Si presentano come paladini della rete, ma non hanno capito quale sia il migliore uso della stessa. Quello che loro sembra sfuggire è il fatto che la rete non è altro che un mezzo di comunicazione, molto più veloce di qualsiasi sistema inventato sino ad oggi. La rete in nessun modo supera o sostituisce i partiti. Al massimo può aiutare ad organizzare e far funzionare meglio un partito progressista e riformista in modo efficace, rapido, democratico ed a basso costo. La rete non sostituirà mai le relazioni umane dirette, i rapporti personali, i congressi, gli attivi, le assemblee, i documenti programmatici, gli statuti, gli impegni, i progetti, i regolamenti e tutto quello che serve per coinvolgere il maggior numero di persone possibile in modo diretto, reale e responsabile nelle grandi scelte che coinvolgono tutti quanti. Da quanto si sente dire da rappresentanti del M5S, non hanno una grande cultura politica, nel senso che non sanno esattamente cosa sia uno Stato e quali siano i suoi compiti. Non distinguono ancora in modo netto (forse l'esperienza diretta li aiuterà a comprendere) tra Governo e Parlamento. Parlano di "casta" e di "politici", ma scommetto che se si chiedesse loro di definire precisamente i due vocaboli, se ne sentirebbero delle belle.

2 - Le Riforme
Ma anche qui, lo sanno cosa sono o cosa dovrebbero essere le riforme? Io ho una abbondante ventina di anni in più rispetto all'età media dei "grillini" eletti al Parlamento ed ho non solo una più ampia memoria storica, ma anche una conoscenza buona della storia politica e sociale italiana che mi permette di capire abbastanza bene come vanno le cose e cosa è vecchio e cosa è nuovo in politica. Già nella mia più tenera età sentivo parlare di riforme. Mi sembrava una parola magica, capace di togliere di mezzo gravi problemi e soprattutto immaginavo che le riforme fossero sempre positive, buone, progressiste. Forse anche loro hanno questa visione infantile e sono tanto imprudenti da pensare che le riforme siano buone e da fare anche se le propone un ceffo come Berlusconi. Una riforma non solo voluta, ma anche solo concordata con uno come lui non può che essere cattiva, negativa, tossica e pericolosa. Una delle cose che ho capito della politica, è che i riassunti in una parola sola di cose molto complesse servono solamente a nascondere le vere intenzioni. Ma non ci avete fatto caso che in questi giorni difficili si è di nuovo alzato il coro di quelli che reclamano una "riforma" della Costituzione, come se fosse colpa della Costituzione l'indecoroso andazzo politico; si sono fatti nuovamente vivi anche i fautori della "elezione diretta", da parte del "popolo" del Presidente della Repubblica (una delle proposte preferite da Berlusconi). L'argomento meriterebbe una trattazione approfondita e dettagliata per spiegare per quali motivi è una sciocchezza abissale, ma come fanno tanti bravi "politici" vorrei riassumere la proposta dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica in una parola sola: stronzata.

3 - La Fermezza
Anche Grillo, c'è poco da fare, ha subito acquisito un vizio politico diffusissimo e fastidioso per le persone intelligenti che per giunta dispongono anche di un minimo di memoria: smentisce in continuazione se stesso. Mi ricordo benissimo (ed una fulminea ricerca in rete lo conferma) che per le sue "quirinarie", alle quali hanno partecipato esclusivamente gli aderenti al suo movimento, uno dei papabili era Romano Prodi. Giusto un paio di giorni dopo, ad un comizio in Friuli Venezia Giulia urlava in modo deciso e categorico che "a nessun grillino è mai venuto in mente di votare per Prodi". Lo abbiamo sentito tutti. Mi viene il dubbio che Grillo non abbia ancora capito, o magari non lo ha ancora sentito dire, che una persona in una posizione come la sua di rappresentante di un movimento (di certo politico, suo malgrado), non può cambiare continuamente le carte in tavola. Prima o dopo non lo si prende più sul serio (da parte della gente seria; gli elettori di Berlusconi anche qui rappresentano un'eccezione). Dopo aver cambiato la sua opinione su Rodotà ha messo in scena una fermezza d'acciaio ed ha diramato l'ordine ai suoi di rispondere a qualsiasi domanda, come se fosse un mantra: Rodotà. Tanto lo sapeva che non sarebbe stato mai eletto. Spero non sia vero che lo abbia fatto solo per far saltare il PD. Se così fosse, Grillo sarebbe il migliore alleato di Berlusconi. Avrebbe potuto fare subito un accordo di governo con la parte migliore (qualcuno direbbe meno peggio) del PD ed avrebbe messo in moto quella rivoluzione italiana per la quale molte persone speranzose avevano votato il suo movimento. Una buona occasione perduta della quale avrà di che pentirsi. Io per conto mio già in tempi non sospetti avevo espresso gravi dubbi sul PD vai al filmato==>, ma questo non vuol dire che il PD sia un'unica mappata di delinquenti.

4 - Romano Prodi
C'era stato un momento in cui gran parte degli italiani, almeno quelli pensanti, si era illusa che Romano Prodi sarebbe stato eletto alla prima carica della nostra martoriata repubblica. Il cambio improvviso d'idea di Grillo praticamente si è tramutato in un via all'apertura di un pesante fuoco contro Prodi. I nazifascisti di varia risma si sono subito prodotti in ridicole e disgustose piazzate, mentre un altro mantra era subito sulla bocca di tanti personaggi noti o meno noti, misti ed assortiti. Nessuno diceva perché o percome, ma Prodi sarebbe semplicemente "invotabile". Approfittando delle infantili prese di posizione antieuropee grillesche, si è avuto chi ripeteva oltre la nausea: "l'euro è colpa di Prodi". Altri invece hanno preferito lavorare dietro le quinte, come probabilmente ha fatto D'Alema. All'assemblea del Capranica Baffetto ha votato Prodi, ma giusto così, per prendere un poco per il culo Bersani e farlo fuori definitivamente.
Quello che nessuno ha detto è che Prodi rappresenta una ferma e salda posizione europea che piace molto poco a certi potentati statunitensi, che lo avrebbero visto come il fumo agli occhi. Non dimentichiamo che l'apparato militare-industriale americano già ha sentito un forte prurito all'ano per il tentativo (del quale i grillini dovrebbero sapere qualcosa) fatto da Crocetta di impedire la costruzione del MUOS a Niscemi. Certi americani, specialmente se organizzati in agenzia federale, si incazzano subito e non permettono (con ogni mezzo) che gli si tolga di mano qualche giocarello. Per il suo bene, qualcuno avrà pensato, è meglio non votare Prodi.

5 - D'Alema
Grillo fa lo spiritoso, ma a volte mi pare non abbia sempre un quadro molto chiaro e preciso della situazione. Dopo aver squassato il quadro politico italiano, convinto che sia unicamente merito suo, annuncia che D'Alema e Berlusconi sono gli ultimi due rimasti da fare fuori. Si, magari al Bar dello sport di Biandrate la prendono come una cosa vera e ci ridono sopra brindando con le ombrette. Io invece vorrei una spiegazione. Grillo ha testualmente affermato che 5 partiti non ci son più e che sono rimasti solamente Berlusconi e D'Alema. E Casini? Non lo considera? Non è che fratelli e sorelle d'Italia si incavolano? E poi, se il PD lo ha già fatto fuori, D'Alema da dove riciccia? Perché questo trattamento di favore? Avrebbe fatto meglio a far notare, visto che parla tanto di inciuci, che fu D'Alema a sdoganare Berlusconi con la sua "bicamerale". Con la fantasia viva che Grillo si ritrova, si sarebbe magari potuto inventare che D'Alema strinse ai tempi della bicamerale un patto scellerato con Berlusconi, il quale gli ha promesso in cambio che un giorno Massimo sarebbe diventato Presidente della Repubblica. Perché no? Tra il seguito di Berlusconi non manca chi vedrebbe di buon occhio D'Alema al Quirinale, anzi, ora che Napolitano è rimasto in cima al colle per benedire un governo di sfascio nazionale, già si parla di D'Alema agli esteri. No comment.

6 - Napolitano
A proposito! Vogliamo parlare di Napolitano? Nel momento in cui è stata annunciata la sua rielezione, mi trovavo presso il bar di una pompa di benzina. La televisione andava avanti per conto suo, ma tra gli avventori è stato un variegato coro di voci contrarie. Quando poi mi sono infilato in un supermercato anche l'addetta al banco del pesce si esprimeva in modo negativo, trovando l'approvazione di una signora marocchina (all'apparenza ed a giudicare dalla pronuncia) che senza tentennare ha risposto in merito: "Ma che brutta figura ci fanno fare nel mondo…". Ascoltando poi radio e telegiornali sembrava di sentir parlare di un altro paese. Complimenti e congratulazioni da tutte le parti. Non l'ho sentito, ma sono certo che alche il governatore di Tuvalu deve aver mandato un telegramma di congratulazioni a Presidente, Parlamento e popolo italiano. Da quello che dicevano i notiziari, sull'Italia era sceso un delirio collettivo, tutti presi dall'orgasmo per la rielezione di Re Giorgio. La realtà, non lo devo riferire io, è ben diversa. Quello che posso dire è che a me Giorgio Napolitano non è mai stato particolarmente simpatico. La colpa, naturalmente è mia, perché sono comunista, e lo sopportavo solamente perché lui era membro della Segreteria ed io semplice diffusore dell'Unità; questione di ferrea disciplina! Ma avendo lavorato come interprete per la sezione esteri del PCI (di cui Napolitano era il responsabile), qualche chiacchieretta e qualche ammiccamento l'ho sentito pure io, ma non riferisco niente per aver accettato il principio di non dire mai niente di negativo sul PCI o che potesse in qualsiasi modo nuocere al Partito. Andate a vedere cosa dice di Napolitano Padre Amorth, lui se lo può permettere.

Prima di concludere voglio però fare una dichiarazione spontanea, manco fossi Berlusconi. Qui non mi appello al segreto di partito, dato che si tratta di un "traditore": Gianni Cervetti. Nel 1986 lo accompagnai nella veste di interprete a Noriberga per il congresso nazionale del Partito Socialdemocratico Tedesco. Un pomeriggio, non so come venimmo all'argomento, si parlò di libri d'antiquariato, una mia antica passione. Rimasi sorpreso quando Cervetti mi chiese se conoscessi qualche libreria antiquaria a Norimberga. La cosa mi stupì, dato che un bibliofilo di solito, prima di andare in una città, si informa; senza fiatare mi impegnai a trovarne una. Detto, fatto. Ci andammo insieme e rimasi di nuovo di stucco ed ancor più sorpreso, quando mi chiese se lo potevo consigliare in merito all'acquisto. La cosa era veramente strana, dato che il vero bibliofilo non ha bisogno di tanti consigli in merito agli acquisti. Sorvolai. Offerti da parte del libraio alcune vecchie edizioni italiane, di cui per mia fortuna sapevo qualcosa, gli consigliai di decidersi per una bella edizione della storia del regno di Napoli di Pietro Colletta, un'opera famosa uscita dai torchi della tipografia di Capolago. Lo stupore finale doveva ancora venire: al momento di pagare, tirò fuori da una tasca interna del cappotto un portafoglio (diverso da quello che usava solitamente), dal quale estrasse con cautela un mazzetto di dollari, con i quali pagò sorridendo. Questo episodio non l'ho mai scordato, dato che me ne sfuggiva completamente il significato. Passano gli anni e guarda guarda, trovo finalmente in rete un articolo che forse mi mette sulla strada giusta per capire: Vai alla pagina==>
Velletri, 22 Aprile 2013

venerdì 19 aprile 2013


Uno sguardo nello sgabuzzino
Ancora non so come andrà a finire la quarta tornata elettorale presidenziale, ma spero veramente che al termine ultimo venga eletto Romano Prodi. Il motivo per il quale mi piace Prodi, al di la delle cavolate che racconta il comico Guzzanti (padre), è il fatto che in caso di sua nomina a presidente, Berlusconi e tutti i suoi sostenitori (se devo dare retta a quanto il cavaliere stesso ha annunciato pubblicamente) abbandoneranno l'Italia ed anche perché Prodi fu cacciato dal governo con una congiura di palazzo ordita dal perfido D'Alema, il quale mi sta antipatico per principio, oltre che per reali e concreti motivi politici.
Il problema sta ora in Grillo, intendo il comico, il quale ha in mano suo malgrado le attuali sorti del paese. Aveva detto con una sua battuta che "dopo la quarta elezione si vedrà…" che sembrava volesse significare che i suoi avrebbero votato Prodi dopo il quarto scrutinio. La battuta non deve essere piaciuta al suo riccioluto vate, e l'ha cambiata subito in "A nessuno del M5S è mai venuto in mente di votare Prodi". Testuali parole nonostante il fatto che nelle sue "quirinarie" il nome di Prodi sia stato fatto dal suo seguito di cliccatori.
Nel caso in cui ricambiasse idea, cosa che non dovrebbe stupire nessuno, con Prodi Presidente le forze migliori residue avrebbero finalmente una sponda per poter agire proficuamente a favore dell'Italia. Altrimenti il disastro sarebbe apocalittico e definitivo e l'Italia scomparirebbe definitivamente (evento spesso auspicato ed evocato dai tanti all'estero che odiano questo paese per pura invidia).
Ma ci rendiamo conto del punto al quale siamo arrivati? Persone serie, oneste, per bene, corrette, intelligenti, colte, solidali e di buon senso sono ormai una minoranza sfuggente. Non si vede un approdo possibile e più che mai l'Italia è "nave sanza nocchiere in gran tempesta", per dirla con Benigni, pardon, Dante. È impressionante sentire le dichiarazioni degli straccioni rappresentanti della Banda Berlusconi che ora gridano allo scandalo, perché il PD vorrebbe, secondo loro, prendersi tutto e non tenere conto della minoranza. Addirittura Gasparri (ma vi rendete conto che in Italia esistono tantissime persone rappresentate da Gasparri!!) grida allo scandalo e si lancia in una lezione di Democrazia, sostenendo che è antidemocratico il fatto che un partito che ha solo il 35 o non so quanto di voti, in parlamento abbia una rappresentanza che ne vale 51. A bello! Ma è la situazione che tu e Berlusconi avete sfruttato per almeno 15 anni e siete stati voi, assieme alla Lega che a chiacchiere osteggiavate in nome del vostro senso di patria, che avete preso ridendo sarcasticamente le presidenze di Camera e Senato, rompendo una radicata consuetudine democratica che voleva che una delle due presidenze andasse all'opposizione. Il fascistello Gasparri non sa nemmeno lontanamente cosa sia la democrazia, ma nonostante la sua limitata cultura e le sue scarse capacità intellettuali, solo in virtù di una elementare furbizia, deve aver capito che parlando di democrazia si può sempre fare bella figura. Il fatto che si approfitti della scarsa memoria e dei bassi istinti di una gran parte degli italiani non è che un fattore secondario.
Veniamo a Grillo. Mi ricorda un mio amico sfacciatissimo che un giorno, camminando con un amico per le strade di Roma, vide un portone aperto dal quale uscivano suoni e luci che denotavano chiaramente che era in corso qualche festa. Con passo sicuro imboccò il portone e superò anche una guardia forse distratta, sparando una gran cazzata. Una volta dentro riuscì a divertirsi abbastanza, mangiando e bevendo alla grande, fino a quando una gentile signorina gli chiese chi fosse. Lui rispose sicuro, avendo capito che si trattava del compleanno di una giovane fanciulla appena diciottenne, che era amico di vecchia data della festeggiata. La signorina, che era la festeggiata, non fu più particolarmente gentile e lo fece sbattere fuori da un apposito energumeno.
Grillo corre lo stesso rischio. È entrato in un Hollywood-party e prima o poi dovrà scappare a gambe levate. Peccato, mi stava pure simpatico.
Mi piacerebbe poter parlare seriamente della situazione politica italiana, su quali sono le possibili vie di uscita, su che cosa significhi oggi essere di destra o di sinistra, sulla natura dell'entità Berlusconi, sul fatto che Bersani è uno degli ultimi rappresentanti politici per bene (ed è forse per questo che tutti gli danno addosso e perché viene visto come un guastafeste) ecc ecc ecc…
Si fanno sempre più spesso confronti e paralleli col periodo della guerra e del periodo politico forse più felice che seguì la Resistenza. Purtroppo si tratta di un periodo irripetibile. Anche nei momenti più neri e disperati, una lucetta in fondo al tunnel si vedeva. Stiamo guardando non in un promettente tunnel, ma fissiamo ad occhi spalancati l'interno di un disordinato sgabuzzino nella cui penombra intravediamo giusto qualche scopa spennacchiata ed un secchio contenente uno straccio puzzolente.
Anzio, 19 Aprile 2013

lunedì 8 aprile 2013

Tempi duri per le colombe

Che cosa sa Grillo che noi non sappiamo?
O meglio: che cosa ci nasconde? Infatti l'unica cosa certa e chiara delle intenzioni di Grillo è che non vuole in nessun modo andare al governo. Non vuole accordi o alleanze, senza le quali non riuscirebbe mai a fare un governo capace di durare più di 20 minuti. Pretendere il 100% dei parlamentari è solamente una battuta, almeno spero. Dire anche, come fanno i suoi fedelissimi -almeno per adesso- al Parlamento che loro fanno quello che hanno promesso e che sono stati votati "dalla gente" esattamente per non permettere la creazione di un governo che comprenda anche altre forze politiche è una cosa mai sentita (mi verrebbe qualche aggettivo pesante…). Sono giovani e non hanno esperienza, per questo non hanno la più pallida idea per quali motivi tanta gente li ha votati. Poi non hanno una vera e propria struttura organizzativa che permetta loro di sentire il polso "della gente", ed alle prossime elezioni potrebbero restare alquanto sorpresi. La rete, dovrebbero saperlo, a volte è a senso unico: fino a quando sono d'accorto con te ti cliccano "mi piace", quando non ti sopportano più spariscono e non sai nemmeno che fine abbiano fatto.
Ma torniamo a Grillo. Per quale motivo non vuole formare un governo, il che significa che non farà nulla di quello che aveva fatto credere di voler fare? Qualcuno forse gli ha spiegato che prendere una posizione contraria alla NATO nuoce gravemente alla salute? ==> http://youtu.be/LGFEApiJ838.
O non è che Valter Veltroni, che sa di cosa si tratta, gli abbia fatto capire che anche se ci fosse un governo a cinque stelle non sarà mai invitato dal Gruppo Bilderberg in un Hotel a cinque stelle? ==> http://youtu.be/dae_wW9epko
O magari la inaspettata ed anche non richiesta simpatia verso il movimento cinque stelle palesata da parte dell'ambasciatore statunitense nasconde qualche messaggio poco chiaro ma ad ogni modo inquietante? ==> http://youtu.be/H1aChgeEw_o
Qualcuno, magari Casaleggio stesso gli ha passato sotto banco un bigliettino con qualche oscura minaccia della Commissione Trilaterale? ==> http://youtu.be/j2VWVfwzUnc
È rimasto scioccato dalla visione di qualche sensazionale documentario americano pubblicato su youtube che illustra le terrificanti mene degli "illuminati" e ne è rimasto senza parole, cosa grave per un comico della sua fatta? ==>? http://youtu.be/gROTdpI1wW4
Oppure, visto che siamo in Italia, ha ricevuto qualche casereccia telefonata da parte di un membro della P2 che gli ha solo ricordato che conosce il suo indirizzo e sa dove vanno a scuola i suoi figli? ==> P2: http://youtu.be/QPjRBVtMJ88
Se non ce lo dice lui, non lo sapremo mai. Sino a quando Grillo non prenderà qualche decisione che rimetta in moto la situazione, aspetteremo che si elegga il nuovo Presidente della Repubblica e che qualche Tribunale italiano metta fuori gioco Berlusconi (visto che nessun partito italiano, specie se d'opposizione, sembra essere in grado di farlo). A ruota ci saranno le nuove elezioni anticipate che in teoria potrebbero rappresentare la svolta tanto attesa, ma che probabilmente ancora non verrà… fino a quando in Italia si formi, o rinasca, o torni un grande partito, ben organizzato, con dirigenti onesti, trasparenti, corretti, preparati, lungimiranti e soprattuto con le idee tanto chiare, da poter far capire a tutti come stanno le cose e dove vogliamo andare.

Per concludere le parole profetiche di Goffredo, pronunciate circa 10 anni fa a Genzano:


giovedì 4 aprile 2013

Chi sono, o credono di essere?
Uno dei mantra più gettonati e diffusi in rete (ma immagino anche in televisione, radio, giornali, tram, autobus, metropolitana, bar, pianerottoli, cortili e vicoli e piazze) ci ripete che tutti i partiti sono uguali e che tutti i "politici" degli ultimi venti anni sono ladri e colpevoli. Per la truppa degli eletti nelle blindate liste del M5S il solo fatto di essere stati militanti o iscritti a qualche partito è un indelebile marchio di infamia. Questo vecchio blocco indistinto, che sarebbe formato da fascisti, postfascisti, criptofascisti, saragattiani, craxiani, socilalisti, democristiani, liberali, democratici di varia coloratura e comunisti con i loro strascichi politco-organizzativi vanno bruciati in un solo rogo (anche per risparmiare qualche cerino ed un paio di fascine).
Unici esseri splendenti, venuti freschi freschi da Marte (a giudicare da quanto conoscono bene la democrazia, i meccanismi politico-parlamentari, la Costituzione, la vera essenza dell'Italia) sono loro, i "grillini", i quali solo col pensiero sono in grado di risolvere in pochi minuti radicalmente tutti i problemi italiani, senza nemmeno dover ascoltare le inutili e fastidiose parole di qualche vecchio rincoglionito con un po' di senno e tanta inutile esperienza che va cavillando su ogni cosa; basta che qualcuno abbia superato i quarantacinque anni deve finire sul rogo pure lui. Uniche eccezioni ammesse: qualche vate appartenente al loro movimento da prima che fosse fondato e sopratutto il loro capo nella forma visibile (un essere bino, invece che trino), il quale nei duri decenni dell'oppressione partitica fu costretto a nascondersi dietro il mestiere del comico (poteva anche fare il maestro di scuola elementare, il giornalista o magari pittore di cartoline ad acquerello), ed il guru informatico nella sua essenza invisibile (salvo qualche apparizione).
Questi nuovi salvatori della patria hanno anche un'arma straordinaria, che solo loro sanno usare: la rete informatica globale di comunicazione elettronica (gli esperti la chiamano "internet" e sembra che renda inutile una marea di cose alle quali gli antiquati ancora restano morbosamente attaccati, come le relazioni umane, le organizzazioni fatte di gente reale, l'esperienza diretta della realtà, l'uso della lingua italiana standard, la discussione verbale con frasi compiute, il buonsenso ed il buongusto ecc ecc).
Avendo un così grande vantaggio strumentale sul resto del mondo e non dovendo perdere tempo a riflettere troppo a fondo sulle cose, hanno già stabilito in modo categorico che solo loro possono fare un governo, anche perché sono gli unici che hanno la volontà e la capacità di cambiare tutto. Ne hanno anche dato effettiva prova: l'esperta di programmi televisivi Lombardi, capitata per caso su di uno scranno parlamentare ha già cambiato il proprio appellativo di "onorevole" in "cittadina" (strano che non si sia messa anche una coccarda tricolore blu, bianca e rossa).
Il fatto che provengano da Marte rende loro a volte difficile comprendere di che cosa stanno parlando e soprattutto hanno una visione estremamente superficiale e semplicistica delle strutture sociali, politiche (in senso buono, va sempre specificato!) economiche ed organizzative dell'Italia. Loro chiaramente si rifiutano di leggere le stupidaggini di vecchi e superati tromboni della politica come quel Gramsci (che deve essere uno di destra, visto che recentemente è stato citato da Tremonti) il quale sosteneva che in Italia la conquista del potere non può essere realizzata con una "guerra di movimento", la rivoluzione, ma dev'essere preceduta da una "guerra di posizione", espugnando un fortino dopo l'altro; loro no, fanno tutto in un giorno (o forse sei più uno di riposo, se ci mette mano direttamente il capo uno e bino).
Oggi i giornali di regime pagati con i loro soldi (che giustamente si vogliono riprendere, se ho capito bene) hanno dato una delle tante notizie non richieste, secondo la quale il nazifascista francese Le Pen (quello che già si era fatto consigliare dal leghista Borghezio su come si conquista il potere) avrebbe fatto i complimenti a Beppe Grillo. C'è poco da stupirsi! Se Grillo dice, come effettivamente ha detto, che vuole tutto il potere per se ed il 100% del Parlamento, un fascista stagionato come Le Pen pensa subito al suo grande idolo Hitler, che raggiunse l'obbiettivo del monopolio parlamentare. Stare ora qui a discettare sui metodi allora impiegati sarebbe una inutile perdita di tempo.
Io credo che questi marziani dovrebbero scendere un attimo dalla loro astronave e scambiare qualche parola con tutte quelle persone che li hanno "votati per sbaglio" (testuali parole dell'Uno e Bino). Potrebbero sentire e vedere delle cose che loro marziani non possono nemmeno immaginare.

Nella foto: Roma/EUR - una trappola sessuale per astronavi aliene.

martedì 2 aprile 2013

Tira un'ariaccia e fischia anche un vento...
L'elemento di maggiore chiarezza nella attuale crisi politica italiana è il fatto che non ci si capisce più niente. O meglio: più si da retta ai giornali, più si ascoltano radio e televisioni, e meno ci si capisce.
Si parla ad esempio di "governissimo" con accenni alla "Große Koalition" tedesca, che vide una sino al momento impensabile collaborazione governativa tra Democrazia Cristiana tedesca e Socialdemocratici (in Italia li avremmo chiamati 'socialisti') e si prospetta una alleanza per lo meno momentanea tra Partito Democratico e la Banda Berlusconi.
La "Große Koalition" fu una cosa simile a quello che in Italia fu all'inizio degli anni `60 la fase del "centrosinistra", uno spostamento dell'asse politico a sinistra, con l'intenzione di isolare il Partito Comunista Italiano. Alla lunga l'operazione fallì, anche perché l'auspicata migrazione di voti dal PCI al PSI non avvenne. Il distacco del PSI dal PCI rafforzò i comunisti invece che isolarli; anzi indebolì il PSI stesso, dal quale uscirono le componenti più avanzate, consegnando il partito a Craxi, il grande padre putativo di Berlusconi.
In comune le due fasi politiche hanno dunque una cosa ben precisa: l'intenzione di isolare una corrente politica terza. C'è poi da dire che se la "Große Koalition" rappresentava una costellazione politica di centrosinistra, in Italia abiamo già dato, visto che, anche se in modo molto discutibile, il PD non è altro che la fusione degli apparati (o quello che ne restava) di PCI e DC, avvenuta con l'intenzione di arginare la valanga di fango e sterco politico che stava per sommergere e poi ha sommerso l'Italia: il berlusconismo.
Visto che la "Große Koalition" in salsa italiana è solamente un esercizio verbale e non ha nessun senso evocarla, resta da vedere che cosa sarebbe questo "governissimo". Tecnicamente sarebbe una associazione a delinquere al fine di salvare ingenti bottini fatti da ladri di varia risma nel corso degli ultimi 30 anni. Vi si presterebbero solamente persone prive di scrupoli ed adusi ai secondi fini, del tipo "D'Alema" che porterebbero l'Italia a sbattere definitivamente contro un muro di cemento. Il governissimo servirebbe solo ed esclusivamente a salvare le terga di Berlusconi e garantirebbe l'impunità ad un esercito di ladri veri, tutti schierati apertamente o surrettiziamente col portabandiera Berlusconi. In questa ottica la commissione di saggi, o esperti o maghi che il Presidente della Repubblica si è inventato, pur di non prendere qualche decisione seria, ricorda in modo straordinario la "Commissione Bicamerale" di pessima memoria, quella cosa voluta da D'Alema per sdoganare in un sol colpo Berlusconi e fascisti, cosa che trovò grande approvazione in America e per la quale D'Alema fu autorizzato a fare per un poco finta di essere Presidente del Consiglio dei ministri.
Insomma, devono esistere in Italia delle forze, o esistono da qualche parte dell'Universo delle forze che vogliono ad ogni costo salvare Berlusconi e tutto il marciume e latrocinio che rappresenta, anche a costo di far affondare definitivamente l'Italia.
Molti italiani, mi ci metto anche io, si erano immaginati che la all'apparenza sorprendente ed impetuosa entrata in scena del Movimento 5 stelle avrebbe potuto liberare il paese dall'incubo, anche non votandolo, sono rimasti delusi, avendo capito subito che Bersani ed altre persone per bene all'interno del PD ed all'interno delle istituzioni non avrebbero ottenuto più il necessario appoggio per rimettere a posto quanto possibile il paese.
Ora non possiamo che aspettarci il peggio. I criptofiloberlusconiani che si annidano nel PD tirano un sospiro di sollievo, visto che la minaccia nel loro confronti da parte del M5S si è rivelato fasullo. Devono solo attendere che fallisca questa minibicamerale extraistituzionale, che non ha altro destino che questo scritto nelle stelle, e potranno fare un bel governicchio che salverà il culo a Berlusconi e ci porterà a delle elezioni anticipate alle quali Berlusconi è destinato a tornare al governo per spartirsi definitivamente con i suoi complici quello che resta dell'Italia.
Che forma prenderà a quel punto la rabbia di una parte degli italiani è assai difficile da prevedere, comunque fischia un vento sinistro.

mercoledì 27 marzo 2013

Nuova lettera aperta a due amici "grillini"
 (risposta a due post su facebook)
 
Caro Emiliano, caro Roberto,
io lo sapevo che andava a finire così, e non ho tenuto la bocca chiusa. Devo ora dire in chiaro quello che ho gentilmente accennato: con tutte le ragioni che potete avere, non siete in nessun modo all'altezza della situazio
ne. Avete raggiunto una posizione nella quale come "presenza anomala" rispetto alla catastrofe dei partiti devianti, potevate rendere finalmente possibile una pulizia radicale della stalla. Avreste potuto dare un appoggio potente alle persone per bene, che, fatta eccezione per lega e berlusconisti, comunque ancora esistono nei partiti, in particolare in quelli di sinistra. Insieme avreste rimesso in carreggiata la democrazia italiana.
E poi Emiliano, perdonami, ma la tua battutina sulle scuole di partito è una grande stronzata. Magari ce ne fossero di scuole di partito serie. Io a Frattocchie ci ho seguito qualche corso e ti posso garantire che mi è stato utilissimo. Fra l'altro io per quasi tutto il periodo nel quale ho militato nel Partito Comunista Italiano, mi sono battuto contro la deriva e la brutta piega che il partito stava prendendo (parlo degli anni '80). Sta di fatto che non ci ho mai fatto carriera e sono sempre stato emarginato da qualche dirigente ignobile e corrotto. Già sono stato tradito una volta dai dirigenti del mio partito (con alla testa quel buffone venduto di D'Alema ed i suoi cretini di contorno), ora vi ci siete messi voi a tradire la mia speranza che qualcosa potesse cambiare nel nostro paese.
Poi per favore non dite sciocchezze. Rispettate la Costituzione ed accettate la realtà dei fatti. Siete solo il secondo partito, perché dovete contare anche i voti degli italiani all'estero! Cavolo!
Non fatevi inutili illusioni: se non appoggiate Bersani, si va ad elezioni anticipate, dalle quali uscirete a pezzi e con le ossa rotte, definitivamente, senza possibilità di appello.
Questo non significa che io non continui a provare sincera simpatia per voi ed i vostri sforzi, ma imparate subito a muovervi nella politica (quella buona e necessaria) oppure fatevi consigliare da chi ha più esperienza di voi.
Cari saluti

sabato 16 marzo 2013

Lettera aperta ad un amico "grillino"

Caro Roberto, un conto è l'onestà e la trasparenza di ogni singolo neoeletto del M5S, ed altra cosa è l'azione politica che tutti insieme svolgono come gruppo politico all'interno delle Istituzioni. Come singoli si sono presi delle grandi responsabilità e come gruppo se ne devono dimostrare all'altezza. Non si può nemmeno mettere in dubbio che il M5S sia un elemento di grande novità, come un meteorite: cade all'improvviso, ma fa solo danni.
A me non è che non piacciano i singoli eletti. Presi uno per uno, chi più, chi meno è a posto. Ora però si devono sbrigare a capire come funzionano i meccanismi della democrazia, se il loro obiettivo è una democrazia funzionante. Non mi è piaciuta la battuta (essendo un comico di battuta si tratta) di Grillo che vorrebbe il 100% dei seggi al Parlamento. Se intende sul serio quello che dice, allora siamo messi male; non vorrei che gli sfugisse anche una citazione del tipo: "Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli". È andata a finire molto male l'altra volta e la prossima di sicuro non potrà andare meglio.
Una buona parte di italiani, direi la parte buona degli italiani, molti anni fa riconquistò la libertà e la democrazia con le armi; non è detto che non ne sia più capace e spero veramente che non si debba arrivare a tanto, anche se una cosa del genere è stata evocata con un'altra battuta sempre da Grillo.
Se il M5S vuole cambiare (in meglio!) l'Italia, allora deve sbrigarsi a capire come funziona la democrazia (che non è il pasticcio fatto da indegni politicanti degli ultimi decenni). Se invece ogni eletto andrà avanti a ruota libera, facendo lo slalom tra un diktat e l'altro di Grillo/Casaleggio, la truppa degli eletti rischia di perdersi e di finire in parte inghiottita dalle sabbie mobili parlamentari, la cui mappa ce l'hanno solo i marpioni contro i quali volete combattere a mani nude.

lunedì 25 febbraio 2013

Comunque sia andata, è andata male
Ancora non ho a disposizione i risultati ufficiali definitivi. È comunque chiaro che non c'è stata una vittoria netta, chiara ed immediata del centrosinistra. A perdere non è questo o quel partito, ma l'Italia. Berlusconi per l'Italia, come paese, come entità culturale e politica, è la morte, la morte più brutta, vergognosa ed ignominiosa; l'Italia sarà morta ed insepolta senza pietà, il peggio possibile.
Per lungo tempo ho sostenuto che con Berlusconi non poteva che finire a schiaffi. Prima di queste elezioni mi ero quasi convinto di essermi sbagliato e sognavo di una ripresa del paese, della cacciata in un cantone di Berlusconi e tutto lo schifo che rappresenta, con il suo codazzo di zoccole, magnacci, truffatori, buffoni, facinorosi, manutengoli, ignorantissimi, falsi, bugiardi, arroganti, violenti, meretrici, parassiti,  infingardi, malviventi, corrotti, simulatori, farisei, malfattori, ciurmatori, azzeccagarbugli, traditori, malfidati, avvocaticchi, ribaldi, sanguisughe, bricconi, galoppini, servitori, adulatori, lacché, venduti, strafatti, pitocchi, questuanti, tarlati, ciarlatani, malandrini, sbrindelloni, prezzolati, falsari, villanzoni, psicopatici, imbroglioni, schiavetti, baldracche, ambigui, incantatori di serpenti, pezzenti, posticci, parolai, impostori, delinquenti, bellimbusti, mascalzoni, cialtroni, accattoni, straccioni, ciccaroli, grassatori, mignotte, furfanti, ruffiani, pagliacci, perversi, valletti, pennivendoli, damerini, filibustieri, manigoldi, pirati, marpioni, alienati, scialbi, slavati,  profittatori, confusionari, strozzini, lenoni, cavadenti, mistificatori, canaglie, arruffoni, gaglioffi, coatti, lazzaroni, malandrini, banditi, disonesti, mezzani, felloni, criminali, farabutti, ladri, lestofanti, disgraziati, papponi, saltimbanchi, prosseneti, abbindolatori, mariuoli, sfruttatori, intriganti, leccapiedi, frodatori, evasori, birboni, scampaforche, ipocriti, commedianti, imbonitori, vespilloni, cretini, zerbini, nonché il suo seguito di gentaglia, plebaglia, marmaglia, feccia, ciurmaglia e morti di fame.
Chiaro è che il prossimo Parlamento sarà un gran caos ed il paese sarà di conseguenza ingovernabile. La via di uscita è una sola: PD, SEL, Monti e Grillo fanno un accordo costituzionale/istituzionale e formano un governo a termine il quale, oltre alla normale amministrazione faccia una ferrea legge sul conflitto d'interesse ed una chiara nuova legge elettorale che non guardi in faccia a nessuno e non tenga conto dello starnazzare delle piccole formazioni e dei malati di protagonismo. Questo governo tecnico (attenzione: non governo di tecnici!) dovrà durare quel tanto che basterà a chiudere i procedimenti in corso relativi a Berlusconi.
Poi ritorno alle urne e vinca il migliore!
Ogni altro tentativo di dare vita ad un governo che nasce già morto farà incazzare ancora di più un elettorato esasperato.
Berlino, 25 febbraio 2012

E già che siamo in tema di imbroglioni, consiglio la visione del seguente film:
<http://youtu.be/7ChsK4SBE2U>

domenica 17 febbraio 2013

 Il problema è capire le cose
  I blog sono oramai troppi! È esattamente questo il motivo per il quale ho deciso di aprirne uno anche io. Lo scopo, come dovrebbe suggerire il nome che ho scelto, è quello di descrivere, raccontare e spiegare cose e fatti non nel modo in cui tutti o quasi pensano.
Questo è il mio primo lancio.
Berlino, domenica 17 febbraio 2013