domenica 29 gennaio 2017

Che fare?

Certo è fantastico quello che i telegiornali ci raccontano della riunione, o non so che razza di assembramento sia, in cui a Rimini stanno concionando gli amministratori locali del PD. La più divertente è la frase storica uscita più o meno così dalla bocca di Renzi: "Non abbiamo nessun problema con le prossime elezioni. Prendiamo il 40% e le vinciamo!"
   Mi viene il dubbio che sia stato abbandonato anche dal suo pusher di fiducia e sia passato a pericolosi psicofarmaci. È vero che col 40% vincerebbe le elezioni, ma non vede il problema principale, e cioè che se alle prossime elezioni, ammesso che ci arrivi integro, prenderà qualcosa attorno al 30% sarà grasso che cola. Potrebbe, in teoria (ma Renzi ci ha mostrato di non saper distinguere tra teoria e realtà), allearsi con qualcuno, solo che questo qualcuno non esiste e tutta la roba in giro con cui avrebbe potuto allearsi se l'è già presa.

Ambiente e terremoto

   A Rimini non si sentono solo vaneggiamenti, ma anche frasi sballate che danno un'idea di quanto stiano fuori di testa gli amministratori locali del PD. Tra i tanti problemi che questi peones della politica vorrebbero risolvere, cioè i problemi che loro stessi in gran parte hanno causato, c'è anche quello dei danni all'ambiente, ed ora cito testualmente, "causati dal terremoto".
   Ditemi come si fa ancora a prendere sul serio gente che è capace di dire in pubblico delle scempiaggini del genere! Lo sanno tutti che i problemi ambientali a livello globale sono causati dal nostro modello di vita basato sul tutto e subito a due soldi, senza guardare alle conseguenze.
   A livello locale poi, e qui entriamo nel campo di presidenti, sindaci ed assessori, i danni all'ambiente sono stati causati dal dilagare degli abusi edilizi, strumento di drenaggio di voti, terreno fertile per la più sfacciata corruzione ed illegalità oltre che parco giochi della peggiore criminalità organizzata. Il dissesto idrogeologico non è un flagello divino, un destino ineluttabile o un fenomeno inevitabile, ma il risultato di una gestione del territorio a dir poco criminale, della quale però nessuno vuol parlare seriamente, a parte qualche commentino demente rilasciato a telecamere accese dopo che un temporale leggermente sopra la media ha causato una devastazione da diluvio universale.
   Quanto sia pericolosa la devastazione urbanistico-ambientale del nostro ex Bel Paese ce lo ha mostrato la tragedia evitabilissima del "resort" sul Gran Sasso. Dovrebbe essere chiaro oramai, anche ai più ottusi, che l'abusivismo uccide. Di solito lo fa lentamente, ma questa volta, in uno scenario apocalittico, ha fatto in un colpo solo decine di vittime.

Storie che si ripetono   

Questa storiaccia dell'albergo della morte si potrà ancora ripetere in centinaia, ma che dico, migliaia di situazioni simili, grandi e piccole. La storia è sempre più o meno la stessa. In una zona non solo protetta, ma nella quale da secoli nessuno ci ha costruito per ovvi motivi, ti arriva un "imprenditore" che ha una idea brillante. Ne parla col suo amico sindaco, al quale ricorda di avergli dato aiuti di vario genere durante la campagna elettorale, e gli propone un progetto al quale non potrà dire di no! Un albergo in un posto bellissimo, per il quale si porterà in paese del lavoro, sia durante la costruzione, sia dopo l'inaugurazione e l'avviamento dell'attività.
   Certo, ci sono dei problemi, ma i problemi con un po' di buona volontà si possono sempre risolvere. Ad esempio la nota e comprovata pericolosità del luogo, della quale si parla ogni qual volta si riunisce una inutile commissione valanghe. Basta non convocarla più ed il primo ostacolo è superato. La fortuna poi ha voluto che in quel bel posto panoramico c'era una specie di baracca, vecchio ed inutile rifugio alpino, per la quale si poteva chiedere una ristrutturazione e saltare in questo modo a piè pari noiose trafile burocratiche, i soliti lacci e lacciuoli che danneggiano la nostra economia nazionale, specie quando si vuole erigere un nuovo edificio in una zona non edificabile.
   Una volta sistemate, come usano dire i nostri bravi amministratori locali, le carte, i lavori possono cominciare e vanno talmente bene, che sfuggono un poco di mano ed inspiegabilmente crescono cubatura, piani, accessori, appaiono inaspettatamente piscine ed impianti di vario genere, ma comunque il risultato è splendido ed anche i cittadini alla fine sono orgogliosi e sicuramente ridaranno il loro voto a questo bravo padre della patria che è il sindaco anche alla prossima tornata elettorale.
   Certo il mondo è crudele e pieno di gente invidiosa, anzi, di gente stupida che non vuole capire come va il mondo veramente, e denunciano ipotetici abusi e illegalità.
   Ma niente paura! Che ci stanno a fare bravi avvocati e, con un po' di fortuna, anche giudici dalle ampie vedute, che contro ogni evidenza alla fin fine stabiliscono che se reati ci stono stati, sono ovviamente prescritti, e che per altri fatti, secondo loro, in questo caso non costituiscono reato e poi bisogna pure tenere conto dell'utilità sociale ed economica e bla bla bla.
   Al più tardi dopo che si è spenta la eco dei mesti applausi durante le solenni esequie delle vittime, della questione si parlerà sempre di meno, e non si sentiranno nemmeno più quei rompiscatole che ogni volta approfittano per dire che è ora di farla finita con l'abusivismo.
   Il fascicolo è stato aperto immediatamente e la documentazione è stata racimolata in tempi da record, anche se poi le indagini saranno lunghe e delicate e perderanno di giorno in giorno sempre più l'interesse dei media e poi anche della gente. 

Basta abusivismo

   Ma cosa succederebbe se veramente si volesse farla finita con la devastazione del nostro territorio? Sarebbe ora troppo lungo sviscerare la questione, ma per far capire quanto sia difficile, dirò solamente una cosa che farà capire al volo.
   Il sisma non ha solamente distrutto edifici storici e centri urbani, ma ha fatto crollare anche migliaia di case, casette, villini ed obrobri edilizi abusivi. E già detto questo scoppia il coro che urla a piena voce: "Si, ma sono state sanate!". Sfugge a questa pletora il fatto che pur essendo state "sanate" non si annulli il fatto che siano state costruite abusivamente. Per questo motivo una volta crollate, non possono essere ricostruite, nel caso in cui vorremmo fare veramente qualcosa contro gli abusi e le illegalità.
   Cosa succederà invece? Andrà a finire che dalle casse dello Stato usciranno fior di soldi anche per far ricostruire le case abusive… a meno che…

Ci serve il DDT

   Io ho sempre dichiarato la mia simpatia critica nei confronti del M5S, ma sono arrivato alla conclusione che sono l'unico DDT che abbiamo a disposizione per scacciare in modo efficace i parassiti che si sono impossessati del nostro paese. Se poi non hanno esperienza, vuol dire che se la faranno. Non potranno mai fare peggio dei boia esperti. Passata l'infezione potrò poi di nuovo votare tranquillamente per il mio partito del cuore.