venerdì 19 aprile 2013


Uno sguardo nello sgabuzzino
Ancora non so come andrà a finire la quarta tornata elettorale presidenziale, ma spero veramente che al termine ultimo venga eletto Romano Prodi. Il motivo per il quale mi piace Prodi, al di la delle cavolate che racconta il comico Guzzanti (padre), è il fatto che in caso di sua nomina a presidente, Berlusconi e tutti i suoi sostenitori (se devo dare retta a quanto il cavaliere stesso ha annunciato pubblicamente) abbandoneranno l'Italia ed anche perché Prodi fu cacciato dal governo con una congiura di palazzo ordita dal perfido D'Alema, il quale mi sta antipatico per principio, oltre che per reali e concreti motivi politici.
Il problema sta ora in Grillo, intendo il comico, il quale ha in mano suo malgrado le attuali sorti del paese. Aveva detto con una sua battuta che "dopo la quarta elezione si vedrà…" che sembrava volesse significare che i suoi avrebbero votato Prodi dopo il quarto scrutinio. La battuta non deve essere piaciuta al suo riccioluto vate, e l'ha cambiata subito in "A nessuno del M5S è mai venuto in mente di votare Prodi". Testuali parole nonostante il fatto che nelle sue "quirinarie" il nome di Prodi sia stato fatto dal suo seguito di cliccatori.
Nel caso in cui ricambiasse idea, cosa che non dovrebbe stupire nessuno, con Prodi Presidente le forze migliori residue avrebbero finalmente una sponda per poter agire proficuamente a favore dell'Italia. Altrimenti il disastro sarebbe apocalittico e definitivo e l'Italia scomparirebbe definitivamente (evento spesso auspicato ed evocato dai tanti all'estero che odiano questo paese per pura invidia).
Ma ci rendiamo conto del punto al quale siamo arrivati? Persone serie, oneste, per bene, corrette, intelligenti, colte, solidali e di buon senso sono ormai una minoranza sfuggente. Non si vede un approdo possibile e più che mai l'Italia è "nave sanza nocchiere in gran tempesta", per dirla con Benigni, pardon, Dante. È impressionante sentire le dichiarazioni degli straccioni rappresentanti della Banda Berlusconi che ora gridano allo scandalo, perché il PD vorrebbe, secondo loro, prendersi tutto e non tenere conto della minoranza. Addirittura Gasparri (ma vi rendete conto che in Italia esistono tantissime persone rappresentate da Gasparri!!) grida allo scandalo e si lancia in una lezione di Democrazia, sostenendo che è antidemocratico il fatto che un partito che ha solo il 35 o non so quanto di voti, in parlamento abbia una rappresentanza che ne vale 51. A bello! Ma è la situazione che tu e Berlusconi avete sfruttato per almeno 15 anni e siete stati voi, assieme alla Lega che a chiacchiere osteggiavate in nome del vostro senso di patria, che avete preso ridendo sarcasticamente le presidenze di Camera e Senato, rompendo una radicata consuetudine democratica che voleva che una delle due presidenze andasse all'opposizione. Il fascistello Gasparri non sa nemmeno lontanamente cosa sia la democrazia, ma nonostante la sua limitata cultura e le sue scarse capacità intellettuali, solo in virtù di una elementare furbizia, deve aver capito che parlando di democrazia si può sempre fare bella figura. Il fatto che si approfitti della scarsa memoria e dei bassi istinti di una gran parte degli italiani non è che un fattore secondario.
Veniamo a Grillo. Mi ricorda un mio amico sfacciatissimo che un giorno, camminando con un amico per le strade di Roma, vide un portone aperto dal quale uscivano suoni e luci che denotavano chiaramente che era in corso qualche festa. Con passo sicuro imboccò il portone e superò anche una guardia forse distratta, sparando una gran cazzata. Una volta dentro riuscì a divertirsi abbastanza, mangiando e bevendo alla grande, fino a quando una gentile signorina gli chiese chi fosse. Lui rispose sicuro, avendo capito che si trattava del compleanno di una giovane fanciulla appena diciottenne, che era amico di vecchia data della festeggiata. La signorina, che era la festeggiata, non fu più particolarmente gentile e lo fece sbattere fuori da un apposito energumeno.
Grillo corre lo stesso rischio. È entrato in un Hollywood-party e prima o poi dovrà scappare a gambe levate. Peccato, mi stava pure simpatico.
Mi piacerebbe poter parlare seriamente della situazione politica italiana, su quali sono le possibili vie di uscita, su che cosa significhi oggi essere di destra o di sinistra, sulla natura dell'entità Berlusconi, sul fatto che Bersani è uno degli ultimi rappresentanti politici per bene (ed è forse per questo che tutti gli danno addosso e perché viene visto come un guastafeste) ecc ecc ecc…
Si fanno sempre più spesso confronti e paralleli col periodo della guerra e del periodo politico forse più felice che seguì la Resistenza. Purtroppo si tratta di un periodo irripetibile. Anche nei momenti più neri e disperati, una lucetta in fondo al tunnel si vedeva. Stiamo guardando non in un promettente tunnel, ma fissiamo ad occhi spalancati l'interno di un disordinato sgabuzzino nella cui penombra intravediamo giusto qualche scopa spennacchiata ed un secchio contenente uno straccio puzzolente.
Anzio, 19 Aprile 2013

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