giovedì 24 marzo 2016

23 marzo 2016: Appello alla città

(durante la lettura di questo appello è consigliato l'ascolto in sottofondo di questo brano musicale)

Romane e Romani!
  Cade oggi il 72° anniversario del sacrificio di 335 martiri per la libertà, assassinati dalla teppa nazista. Erano uomini tutti diversi, per censo, professione, convinzioni politiche o filosofiche e religiose, ma tutti insieme si erano finalmente sollevati uniti contro l'occupante portatore di morte, terrore, fame e disperazione.
  La risposta della città fu corale, ed anche chi non era abbastanza coraggioso fece la sua piccola parte, contribuendo a ridare alla propria città dignità e rispetto.
  Oggi grazie a Dio non abbiamo più a che fare con bande di criminali sadici sanguinari, ma egualmente la città deve sollevarsi come un sol uomo, per espellere dalle proprie fila ladri, corrotti e mascalzoni di ogni risma. Se prima erano i feroci nazisti, questa volta dobbiamo cacciare una banda di straccioni forse più pericolosi, perché non portano la divisa e non si dichiarano pubblicamente, fanno i santarelli appiccicati al muro e fanno marcire la città come fossero tante metastasi.
  Roma ha bisogno di un'operazione chirurgica radicale e di cinque anni di chemioterapia politica e morale.
  Dopo potrà ricostruire i propri meccanismi politico-sociali, ma questa volta immuni da corruttori e rubagalline. Roma è riuscita altre volte a rinascere dalle proprie ceneri, ci riuscirà di nuovo!

  Faccio dunque appello al cuore ed all'anima dell'Urbe ed alle donne e uomini che la popolano e che la possono fare di nuovo grande, quasi a voler realizzare la profezia di Davide Lazzaretti:

         Oh! Roma eterna tu Regina ai Regi
         È presso il dì che tutto l'universo
         Sarà riunito in te, sotto il tuo manto
         Tutti verranno i popoli del mondo,
         E ad onta degli spiriti d'Averno
         Ti chiameranno Madre.

  Dunque scrolliamoci di dosso paura, angoscia, timore, apatia e depressione e afferriamo con entrambe le mani coraggio e determinazione, diamo un calcio alle tante piccole e vane ambizioni e realizziamone una grande: facciamo rinascere la nostra città! Cacciamo a calci nel sedere dalle porte cittadine ladri ed usurpatori, meretrici e ruffiani, falsi profeti e cialtroni, corrotti e corruttori e tutti i mangiapane a tradimento!
  Donne e uomini di questa città martoriata, in borghese o in divisa, giovani ed anziani, studenti, lavoratori, disoccupati e pensionati formate una legione invincibile come solo i romani sanno fare!
  Dalle bocciofile alle fondazioni culturali, dai consessi artistici alle associazioni professionali, tutte le organizzazioni portino in ebollizione la città! Formate ovunque comitati che aderiscono al "TRIBUNATO POPOLARE"


  Volgiamo al serio una frase che un tempo ci fece ridere: "Roma rinascerà più bella e superba che pria!"

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