venerdì 2 dicembre 2016

Tanti perché per un unico NO

Ho tentato di spiegare ad un mio amico tedesco di origini italiane perché sia giusto e meglio votare NO al referendum in difesa delle basi democratiche dell'Italia e dell'Europa. Gli ho scritto una lettera tramite facebook, ma nonostante sia stata già condivisa qualche volta, appariva solamente la fotografia di corredo, un ritratto di Altiero Spinelli, ma non il mio testo. Ora la rimetto in giro anche tramite il mio blog, nella speranza che circoli un poco di più in questo ultimo giorno di campagna elettorale, oltre che attraverso facebook, anche grazie a Twitter ed altri social:

  Caro Mario, immagino perché tu pensi che il si sia giusto. La televisione tedesca lo sta ripetendo ormai tutti i giorni. Il NO è contro le riforme, il si metterebbe fine all'instabilità dei governi italiani. Inoltre otto banche non rischierebbero di chiudere.
  Molti italiani pure credono a favole del genere propagate giornalmente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché non conoscono bene a fondo la storia del proprio paese.
  Primo punto: le riforme. Se un paese ha bisogno di riforme, non si cambia la Costituzione, ma le leggi. Altrimenti sarebbe come se per non prendere più multe per eccesso di velocità, parcheggio vietato, mancato rispetto della segnaletica tu pretenda che venga cambiato il codice della strada e non il tuo comportamento scorretto.
  Quello che va riformato è il mancato rispetto di leggi e regolamenti da parte degli stessi che le dovrebbero rispettare per primi.
  Punto secondo: l'instabilità. Il fatto che ci siano stati in passato tanti governi in Italia -questo è un problema che non è più tanto attuale ma colpisce la fantasia dei tedeschi- dipende dal comportamento degli attuali dirigenti dei partiti politici e non dalle leggi stesse o dalla Costituzione. Le leggi elettorali sono già state modificate varie volte, e la situazione è solo peggiorata. Governi che durato tanto tempo non sempre sono necessariamente buoni o utili ad un intero paese. Al massimo sono utili a ristretti gruppi di profittatori che possono fare meglio i loro loschi affari.
  A questo punto due parole sulla Costituzione in se. Tu sei più tedesco che italiano, ed hai vissuto la tua vita in un paese che la Costituzione, per quello che una Costituzione che meriti questo nome dovrebbe essere, non ce l'ha. La BRD ha solo un "Grundgesetz", una soluzione provvisoria organizzata dagli occupanti americani subito dopo la guerra e mai completata. La Costituzione Italiana invece è nata da una dura e sanguinosa lotta per la Libertà, è stata come si diceva una volta, scritta col sangue di un intero popolo.
  Chiudiamo con le banche: La riforma, o meglio, lo stupro della Costituzione italiana lo vogliono le banche ed i poteri finanziari globali, dunque capisci per quale motivo si metta in giro la voce che il NO sarebbe un disastro per le banche. Io spero che le banche valgano molto meno degli interessi collettivi di un intero paese.
  Ultima osservazione: non trovo parola migliore per definire quello che si dice degli effetti negativi per l'Europa in caso di vittoria del NO: una colossale CAZZATA.
 È vero l'esatto contrario: con il NO in Italia si innesterebbe un processo di ricostruzione costituzionale, che avrebbe sull'Europa solo effetti positivi, in senso democratico.
  Per concludere sappi che gli stessi uomini e donne che hanno contribuito a scrivere la Costituzione Italiana sono autori del Manifesto di Ventotene, che è alla base dell'Unione Europea. Quella vera, non quella delle banche.

Nessun commento:

Posta un commento