giovedì 21 marzo 2019

Una vittoria inquietante

Postato il 23 giugno 2016, subito dopo la vittoria elettorale di Virginia Raggi.:

Non fatevi ingannare dal titolo. Non voglio sostenere -anche perché non lo penso- che il fatto che sia diventata sindaco una rappresentante del Movimento 5 stelle rappresenti un pericolo per Roma. La nostra cara città ha visto di peggio e questa vittoria di certo non è un pericolo. Non è un pericolo per la città, ma per la formazione politica trionfante lo è di certo.
Da ricercatore storico devo dire che in primo luogo non si vuole imparare dalla storia. A volte basta fare un'analisi attenta ed un confronto serio con esperienze passate, con i dovuti e necessari "se" e "ma", e si può capire come potrà evolvere la situazione.
Dunque procediamo. Il movimento di Beppe Grillo, pilotato da Casaleggio che ora non c'è più, è passato nell'arco di pochi anni di vittoria in vittoria. Solo due anni fa non ci si sarebbe potuto credere, mentre oggi assistiamo ad una battaglia vinta dopo l'altra (delle sconfitte, episodi minori, ancora nessuno pensa di dover parlare) Del resto sono importanti le vittorie, i momentanei arresti non contano.
Sembra di assistere all'espansione dell'Impero Romano ai tempi di Ottaviano Augusto. Tattica e strategia erano giuste, ed il resto del mondo sembrava a portata di mano.
Arminio, il traditore
All'apice della sua espansione -Roma sembrava ormai imbattibile- il grande imperatore fece un errore fatale, dalle conseguenze negative tragiche da cui non riuscì più a sottrarsi. Questo errore fu la nomina di un avvocato alla carica di comandante. Sto parlando di Publio Quintilio Varo, al quale, per essere un bravo avvocato, mancava totalmente il senso pratico e non era in grado di comprendere le persone, in modo particolare i suoi nemici.
Avrebbe dovuto mettere ordine nelle lande ad est del Reno, popolate da barbari, hooligans, banditi, cacciatori e mercanti di schiavi, ed invece portò ben tre intere legioni, compreso il personale civile e le famiglie dei legionari al massacro. Nessuno sopravvisse. Quel disastro fu la fine dell'espansione inarrestabile di Roma.
Cosa ci insegna dunque questo episodio storico? Prima di tutto che un avvocato in politica non è una scelta intelligente, secondariamente che nella foresta selvaggia che è attualmente il Comune di Roma, gli Armini sono già al lavoro e rappresentano un pericolo reale che gli avvocati tendono solitamente non solo a sottovalutare, ma addirittura a non vedere.
Già, dimenticavo: chi cavolo è 'sto Arminio? Questa la definizione che ne da wikipedia: Arminio (latino Gaius Iulius Arminius) … principe e condottiero della popolazione dei Germani Cherusci, ex prefetto di una coorte cherusca dell'esercito romano, nonché traditore del Senato e del Popolo di Roma.
Poi non dite che non vi avevo avvertito!

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